Klavdija Jeršinovec: Mare, sole, cuore | 

26 agosto – 30 ottobre, 2022 | Mostra personale / Dipinti e installazione | Galleria Herman Pečarič | 

3 settembre – 2 ottobre, 2022 | Ex-Tempore Pirano 2022 

KLAVDIJA JERŠINOVEC (Lubiana, 1987) è un’artista visiva che opera in vari campi della sfera creativa: design del costume, pittura, illustrazione e creazione di zine d’arte. Durante l’ultima edizione dell’Ex tempore di Pirano ha ricevuto il Premio giovani. MARE, SOLE, CUORE è il titolo dell’opera vincitrice e della mostra presso la Galleria Herman Pečarič.

Klavdija Jeršinovec si è diplomata nel 2011 presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie di Lubiana. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in design del costume presso l’AGRFT (Accademia per il teatro, radio, film e televisione) ha ottenuto il titolo accademico magistrale in scenografia. Ha avuto modo di approfondire i suoi studi nella città di Bratislava. È stata insignita del Premio universitario Prešeren.

L’elenco delle opere teatrali, spettacoli e film, ai quali ha collaborato come costumista tra il 2010 e il 2021, è molto ricco (spettacoli teatrali tra cui: Plod, Stara mestna elektrarna; Svinje, Teatro Glej; Moliere Stroj, Cankarjev dom; Tri sestre, Naj svet šumi, AGRFT; opere: L’Orfeo, Opera Lubiana; Basilica dei Frari, Venezia); cortometraggi AGRFT: Amelia, Njen otrok, Ivan brez življenja, Svetlo črna). Tra il 2015 e il 2018, ha collaborato come assistente costumista per famose serie TV slovene (Ena žlahtna štorija) e spot pubblicitari per marchi di fama mondiale. Durante la sfilata di moda al Festival della Gioventù di Kranj (2010) si è classificata tra i dieci giovani stilisti più promettenti. Non va dimenticata la sua partecipazione a mostre collettive (tra cui Ex tempore Piran, Idria) ed esposizioni personali pubbliche, come la mostra Kostumografski zin del 2020 presso la Galleria Kortil di Fiume. L’artista vive e lavora a Vrhnika.

Dal breve riassunto della sua biografia, possiamo evincere che Klavdija Jeršinovec è un’artista contemporanea, attiva in vari campi della creazione artistica, segue da vicino e affronta le tematiche più attuali della società moderna. Nel caso della giovane autrice, le illustrazioni e le zine d’arte sono un canale di comunicazione visiva che le permette di affrontare argomenti seri con umorismo.  Le sue zine (zine è un’abbreviazione di fanzine, che deriva dai termini fan-amante e magazine-rivista) rivelano, attraverso il disegno e le parole, in modo diretto e ricco di spirito, pregiudizi di genere che si verificano nella vita quotidiana e negli ambienti di lavoro. Nella mostra fiumana già citata Kostumografski zin l’artista ha affrontato apertamente gli stereotipi popolari sul ruolo della donna nel campo della “cultura" del fashion design e del costume. L’aspetto della sua produzione, in cui esplora la persistenza di tali comportamenti, risulta terapeutico, in quanto scopre che la creazione di zine, ha la capacità di liberarla dai risentimenti, e soprattutto, come afferma, la diverte molto.

Il suo approccio alla pittura appare molto profondo e complesso. La scelta del formato della tela e il colore nero sono di fondamentale importanza per l’artista, la forma quadrata, è la sagoma geometrica che struttura la composizione stessa del dipinto. Sebbene il nero di primo acchito possa effondere un effetto repulsivo – la maggior parte delle persone lo ricollega a un evento triste – nonostante ciò, nella storia dell’arte troviamo artisti che hanno esplorato il suo potenziale espressivo. Non possiamo non citare il lavoro dell’artista sloveno Sandi Červek, che dal 1989 utilizza il nero nei suoi dipinti astratti. Nella sua chiusura ermetica, Klavdija ha trovato una sorta di libertà, legata alla possibilità di effettuare approfondimenti spirituali ed evasioni mentali. Inserendo i colori primari, il blu, il giallo e il rosso, all’interno della monocromia nera, si completa un cerchio di significati simbolici emotivi percepiti dall’artista: il blu, colore del mare e della saggezza, porta con sé il potere dell’orizzontalità e di attrarre lo sguardo; il giallo è fonte di luce, calore e vita, mentre il rosso, con la sua energia, irradia ottimismo, gioia e speranza.

La sua pittura si basa sul linguaggio simbolico di colori e forme pure. L’attenta organizzazione dei dipinti, in cui la sequenza di motivi – il quadrato di base è composto da quattro quadrati, ognuno con la propria direzione d’irradiazione – crea nell’occhio di chi guarda l’impressione del movimento. La ripetizione di figure geometriche, all’interno delle quali la serie cresce rimuovendo accuratamente strati di vernice fresca con un oggetto frastagliato, può sembrare monotona, ma l’artista la considera come una sorta di meditazione. I processi descritti producono effetti ottici che variano a seconda dell’angolo di osservazione e dell’orientazione della luce. Muovendosi, lo spettatore scopre cambiamenti permanenti sulla superficie dell’immagine, vedendo in momenti diversi qualcosa che prima non si era percepito. Questo magico gioco di rivelazioni ottiche ci ricorda che guardare è un atto attivo e che, sebbene l’immagine esista indipendentemente da noi, può prendere vita pienamente solo attraverso il nostro sguardo.

 

Dott.ssa Majda Božeglav Japelj