Zora Stančič: Fuori dal cerchio |
Galleria Monfort, Portorose |
5 maggio 2020 – 28 giugno 2020
Nella Galleria Monfort a Portorose è in corso la mostra Out of the Loop (fuori dal cerchio) dell'affermata artista visiva Zora Stančič. L’artista ha studiato a Sarajevo e successivamente ha conseguito un master in grafica all'Accademia di Lubiana, focalizzandosi sulla litografia, la linoleografia e la serigrafia.
Il disegno è molto importante per la produzione artistica di Stančič che considera come una testimonianza e la base di un processo grafico specifico ed impegnativo. Come artista grafica ha sviluppato un codice di segni riconoscibile; i contorni dei suoi soggetti (per lo più figure umane o oggetti del quotidiano) sono marcati e controllati, la rappresentazione piatta e stilizzata, tanto da ricordare quella di un bambino per quanto è spontanea, diretta e semplice.
La scultura in bronzo di Batič intitolata Lepa Vida è stata d’ispirazione alla mostra site specific all’ex magazzino del sale. L’artista ha scritto al riguardo: “questo ritratto mi è sempre parso molto poetico. La scultura in sé sembra essere in qualche modo trascurata nel contesto dell'opera di Batič, rispetto al mito. Il mito di Lepa Vida è così raramente messo in scena nell'arte slovena ma è ancora oggi rilevante, non solo perché spinge a desiderare una vita migliore, a ricercare la bellezza e la conoscenza di qualcosa che a volte non riusciamo nemmeno a esprimere a parole, ma anche per i temi sociali che la storia introduce. Alcuni di questi sono particolarmente sentiti oggi, come la migrazione, la paura dell'altro, del diverso, di un futuro incerto, dei rapporti familiari…”
Mezzo primario dell’espressione artistica di Zora Stančič è la grafica con cui sperimenta stampando su materiali originali (tessuti, materiali di riciclo, ecc.). Il suo spirito di ricerca l’ha portata ad affrontare nuove sfide e possibilità nel processo di creazione di questo progetto, sia in termini di tecnologia, che di contenuti. Il maestro dell'animazione al computer Andrej Kamnik ha trasformato le stampe bidimensionali di Stančič in immagini in movimento, creando delle storie. L’animazione è un potente mezzo di comunicazione che ha permesso di creare una proiezione orizzontale di grandi dimensioni, che richiama un orizzonte marino infinito. Al proposito l’artista ha detto: “Il formato della proiezione è simile alla veduta che si apre dalla porta dello spazio espositivo. In grafica la dimensione è un elemento importante in quanto si è sempre limitati dalle dimensioni: quella dello stencil, della carta, della macchina da stampa…”. Questa trasformazione delle immagini statiche in immagini fugaci l'ha ispirata a esplorare ulteriormente i mezzi, introducendo l'interazione tra campo visivo e uditivo. È stata così invitata la compositrice e sound designer Mateja Starič, che con la sua musica originale ha dato vita alle immagini trasportando lo spettatore in un viaggio sonoro attraverso lo spazio e il tempo. All'interno di questo campo sonoro risuona in maniera suggestiva un breve e forte testo narrativo (interpretato da Mateja Starič) dello scrittore e filosofo di Sarajevo Predrag Finci, che si fonde con l'intera opera d'arte in termini di contenuto, espressione e messaggio. Zora Stančič crea così un'opera d'arte completa con vari mezzi espressivi e artistici: la grafica, l’animazione, il suono e le parole, che dialogano con questo specifico spazio espositivo e con il visitatore. La mostra è accompagnata da un catalogo scritto da Nives Marvin, curatrice della mostra (tradotto in italiano e in inglese).
Zora Stančič (1956) ha studiato grafica all'Accademia di Belle Arti di Sarajevo dal 1979 al 1984 con il professore Dževad Hozo e ha proseguito i suoi studi all'Accademia di Lubiana, dove nel 1990 ha completato la specializzazione in grafica con il professore Zvestu Apolloniju. Ha continuato i suoi studi a Parigi, Vienna, negli Stati Uniti e in Repubblica Ceca. Nel corso della sua carriera ha esposto in Slovenia, Europa e Stati Uniti. È assistente di grafica presso il PEF dell'Università di Lubiana ed è professoressa a contratto di grafica presso l'Accademia di Belle Arti di Lubiana, dove oggi risiede.