PUNTO. SENZA RITORNO. | SANJA NEŠKOVIĆ PERŠIN | 

Mostra e performance | 

 Galleria Monfort Portorose | Sabato, 3 giugno 2023, alle 17.00

Nell'ambito del programma di inaugurazione della mostra (Everything Is) Not What It Seems, che si svolgerà sabato 3 giugno 2023, abbiamo organizzato una serie di eventi a Pirano e Portorose. Tra questi segnaliamo la mostra e la performance di Sanja Nešković Peršin, che avrà luogo alle 17:00 nella Galleria Monfort.

Il progetto spazia nelle aree di interesse dell'artista, sia attraverso le sue aspirazioni professionali che attraverso la riflessione del suo spazio e tempo intimi. Rappresenta il rapporto tra la sua vita pubblica e quella privata, il suo passato e il suo presente, ed è disegnato attraverso un'immagine che crea significati molteplici, apre lo spazio e trascende una lettura lineare di storie per non ostacolare la riflessione. È una coreografa di oggetti che simboleggiano la presenza della luce e il gioco di colori che avviene in relazione allo spazio. Per definizione il colore è una sensazione, la sua percezione è influenzata da fenomeni a lungo e breve termine, che l’essere umano descrive come una proprietà delle sorgenti luminose percepibili dall'occhio. È la durata dell'esperienza tra il corpo e lo spazio, dove non c'è più un muro che delimita l'opera d'arte, lo spazio e lo spettatore.

SANJA NEŠKOVIĆ PERŠIN è un'artista, coreografa e performer. Dopo aver completato la sua formazione presso la Scuola media superiore di musica e balletto di Lubiana, ha continuato gli studi di danza classica presso la Rosella Hightower Ballet School in Francia. Vincitrice di borse di studio internazionali, si è formata in vari laboratori di danza e balletto a Vienna e New York. È stata impiegata come solista presso il TNS Opera e balleto di Lubiana, dove ha lavorato come coreografa e tra il 2014 e il 2019 come direttrice artistica del balletto. Ha partecipato a numerosi spettacoli di teatro e danza di produzioni contemporanee nazionali ed estere. Si è esibita in festival nazionali ed esteri con i suoi progetti. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Župančič della Città di Lubiana per i suoi successi nel campo dell'arte e della cultura. Nei suoi ultimi progetti esplora e intreccia elementi di arte performativa e visiva attraverso il riflesso dello spazio e del tempo intimi.

Punto. Senza ritorno.

… è la tappa in vari ambiti della vita umana che segna un punto di svolta, da cui non è più possibile un ritorno allo stato precedente e i cui effetti non possono essere evitati o prevenuti.

… . è l'ultimo progetto dell'artista che spazia nel modo più radicale fino ad ora, nelle aree di interesse, sia attraverso le sue aspirazioni professionali che attraverso la riflessione del suo spazio e tempo intimi.

… è il rapporto tra la sua vita pubblica e quella privata, il suo passato e il suo presente, ed è disegnato attraverso un'immagine che crea significati molteplici, e come afferma l’artista, apre lo spazio e trascende una lettura lineare di storie per non ostacolare la riflessione.

… è una natura morta, ma non è un oggetto readymade, è una composizione che agisce direttamente nello spazio. La relazione tra gli oggetti e lo spazio mette in discussione l’autenticità del loro ruolo primario, ma anche quella dello spettatore che è legata in modo indissolubile con l’esperienza razionale, emotiva ed estetica.

… è una coreografia di oggetti che simboleggiano la presenza della luce e il gioco di colori che avviene in relazione allo spazio. Per definizione il colore è una sensazione, la sua percezione è influenzata da fenomeni a lungo e breve termine, che l’essere umano descrive come una proprietà delle sorgenti luminose percepibili dall'occhio.

… è rosa-rossa, gialla e blu

… è uno spazio indefinito, che sorge e scompare tra distanza e avvicinamento

… è lo stato di altri elementi di cui la qualità intrinseca risiede nella loro capacità di rispondere alle relazioni spaziali mutevoli.

… è il ricordo di un vecchio olio su tela, il cui motivo corrisponde casualmente alla situazione attuale nell'ambiente.

… è un movimento senza inizio e senza fine

… è la durata dell'esperienza tra il corpo e lo spazio, dove non c'è più un muro che delimita l'opera d'arte, lo spazio e lo spettatore.

… è musica di un altro tempo e luogo, che sembra fungere da sottofondo, ma invece stabilisce in modo più diretto una relazione con lo spazio intimo dell'artista e i suoi rapporti con le persone.

… è l'unico punto esistente in cui lo spettatore entra nello spazio …

                                                                          Tevž Logar