Maravee Object Festival: Oggetto e corpo fra idea e sensi in scena per Leonardo | 

Galleria Loggia, Capodistria | 

16 gennaio 2020 – 1 marzo 2020

didascalie:
Nina Koželj: Resta quanto vuoi # 2 (campo di mais), Installazione elettrificata, 2020
legno, metallo, cavi elettrici, batteria, PVC, 400 x 200 x 220 cm

Le Gallerie Costiere di Pirano organizzano da molti anni un progetto multimediale intitolato Maravee in collaborazione con la Maravee Projects della vicina Italia. Il progetto e festival è stato creato dalla critica e curatrice italiana Sabrina Zannier. Dal 2002 combina varie forme di espressione artistica contemporanea, non necessariamente legate al mondo dell'arte, come la musica, il teatro, la danza e il design. Il contenuto del festival cambia di anno in anno ed è indicato dal sottotitolo della manifestazione – Maravee Corpus; Maravee Therapy; Maravee Ludo… Il termine “maravee” significa meraviglia. Il progetto si svolge in varie località del Friuli Venezia Giulia e in Slovenia. Il suo scopo è presentare artisti delle nazioni coinvolte e stranieri che lavorano in questi luoghi.

Il titolo di quest’anno è Maravee Object e mette in scena l’intrigante rapporto tra l'oggetto e il corpo umano in un dialogo tra i sensi e le idee.

Il progetto espositivo in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci reinterpreta il concetto di uomo come mediatore tra la natura e il nostro nuovo mondo “artificiale”, quello dei prodotti umani. È un viaggio nelle arti visive contemporanee (e non solo), dalle idee e creatività alle mani che creano e lavorano gli oggetti.
L’oggetto si incarna, diventa protagonista di sculture, dipinti, video, fotografie, installazioni scenografiche, performance coreografiche, teatrali e musicali, che sono collegate dal filo rosso dei tre capitoli: Movimento / Suono / Gesti quotidiani. Lo scopo è quello di presentare le invenzioni, il design e la produzione di oggetti che, proiettati nell’orizzonte dell'arte, tracciano nuovi percorsi di pensiero nel dialogo tra l'uomo e gli oggetti.

Il viaggio di approfondimento del festival dall'Italia (al Castello Susans a Majano, al Museo Civico di Palazzo Elti a Gemona Del Friuli …) continua nella Galleria Loggia di Capodistria con un'articolata installazione di due artisti, MICHELE BAZZAN (San Vito al Tagliamento, Udine, Italia, 1979) e NINA KOŽELJ (Lubiana, 1985), che ragionano sugli oggetti e sui marchingegni (la curatrice della mostra a Capodistria è Majda Božeglav Japelj). Per affrontare contemporaneamente i capitoli Movimento e Gesti quotidiani, è necessario stimolare una riflessione sul rapporto identitario tra l'uomo e le cose nella società moderna. Con accenni all'universalità delle invenzioni leonardesche, la mostra offre interessanti scenari in cui le invenzioni artistiche di Nina Koželj e Michele Bazzan ironizzano sui meccanismi tecnologici basati sul processo lavorativo e sull'equilibrio psico-sociale.