
Kaja Urh: RingaRoses, 2016
acrylic on canvas, 70 x 100 cm
L'incontro annuale del concorso internazionale di pittura a Pirano, Ex-tempore, è aperto a partecipanti aventi diversi background culturali; riunisce, infatti, artisti affermati e pittori dilettanti di diverse generazioni. Non è un caso che la sua fondazione nel 1966 sia stata incoraggiata dal pittore dilettante piranese Pavle Zamar-Zappa. L’evento ha mantenuto la sua continuità nel corso degli anni, diventando un appuntamento fisso del programma delle Gallerie Costiere di Pirano.
Esso, nel tempo, si è poi trasformato sia sotto l’aspetto dell’organizzazione sia della programmazione, rivolgendosi sempre più al vasto pubblico di questa istituzione, in grado di lasciare un segno visibile nell’ampia offerta culturale e turistica del territorio.
I partecipanti provengono dalla Slovenia, dalla vicina Italia, dalla Croazia, dall'Austria, oltre che da altri paesi del mondo. La natura competitiva del concorso rappresenta una sfida speciale per i partecipanti, poiché gli viene chiesto di creare un’opera d’arte in un tempo piuttosto limitato, poche ore o giorni. Successivamente, la giuria di esperti seleziona le opere che verranno esposte in mostra, tra le quali figurano anche quelle premiate (i premi possono variare, ma il più delle volte si tratta di premi in denaro). Oltre al Gran Premio principale e al premio destinato ai giovani, assegnati dalle Gallerie Costiere di Pirano, ogni anno vengono annunciate una serie di altre sponsorizzazioni. Pertanto, la cerchia dei pittori partecipanti cresce di anno in anno. Con la loro presenza, essi rafforzano il significato di questo evento e contribuiscono al suo riconoscimento all’interno di un più ampio spazio culturale. Nel corso dell’edizione del 2016, Kaja Urh ha ricevuto il premio per la migliore opera di un giovane autore di età inferiore ai 35 anni, offerto ogni anno dalle Gallerie Costiere di Pirano come mostra personale presso la Galleria Herman Pečarič.
L’artista si presenta, dunque, un anno dopo alla Galleria Herman Pečarič con il ciclo Ringa Roses.
Kaja Urh, pittrice diplomata, ha completato il suo master presso l'Accademia di Belle Arti e Design di Lubiana. Si occupa di pittura e grafica. Tenta diversi approcci stilistici nella pittura. È interessata ai confini tra la pittura, vista come mezzo classico, e il nuovo mondo digitale, il cinema e la fotografia. Facendo ricerca nel web raccoglie il materiale che trova interessante, si tratta di solito di immagini tematicamente indefinite che poi rielabora combinando per lo più i due diversi approcci, in modo da creare uno schizzo realizzato al computer; quindi viene creata un'immagine sulla tela. Come lei stessa afferma, immagini casuali prese da una discarica online vengono elevate al ruolo di opera d'arte. Unendo questi due diversi mezzi, il significato delle immagini cambia, la natura delle immagini cambia. L'autore gioca con l'effetto e l'accostamento dei colori e la narrazione di due motivi tra le righe. Si scoprono nuovi frammenti dell'immagine/racconto, a seconda del punto di vista, della luce, del modo di leggere l'immagine. Urhova è interessata alla risposta degli spettatori alle immagini dei mass media e all'opera d'arte, notando che il contatto o l'effetto dell'opera d'arte è quasi sparito. La società dell'informazione ci rende schiavi, poiché essa con l’andare delle generazione si fa sempre più inconsciamente instillata nella nostra vita. I vivaci colori complementari ci convincono nello stesso respiro di un'infanzia colorata, ma in realtà è una saturazione aggressivamente vibrante della massa di tutto. La stessa interlinea sottolinea l'uniformità omogenea della vita nell'era digitale, così come la stagnazione del motivo; si può anche parlare di diverse realtà.
La giuria di esperti internazionali (Vilma Bartolić dalla Croazia, Sabrina Zannier dall'Italia e Pavla Jarc dalla Slovenia) ha giustificato il premio assegnato nel 2016 con le seguenti parole: “Kaja Urh strizza l’occhio nel suo lavoro alla pittura basata su immagini mediatiche, cha attinge da foto, video e Internet. Descriviamo questo dipinto come pittura post-mediale o pittura di stato visivo esteso. L'opera premiata ricorda fondamentalmente una fotografia o un estratto da un video, che scompone con linee verticali e colloca così l'immagine originale della vita quotidiana in un nuovo contesto. “
Ana Papež
Kaja URH si è laureata (2012) e ha conseguito il master (2017) in pittura presso l'Accademia di Belle Arti e Design di Lubiana. Ha lo status di lavoratore autonomo nella cultura. Opera nel campo della pittura e dell'illustrazione. Ha esposto con delle mostre personali alla Galleria Herman Pečarič (Pirano, 2017), Salon Galić (Spalato, 2018), Galleria KiBela (Maribor, 2015), Galleria Simulaker (Novo mesto, 2015), ecc. e in mostre collettive, tra cui la Biennale of Fine Visions – Ethics (te), Jakčev dom (Novo mesto, 2019), Salon des Beaux Arts, Carrousel du Louvre (Parigi, 2018), Triennial of Young Artists – Premiere, Gallery of Contemporary Art ( Celje, 2015, 2018), Trans-form in Art Education, Constantin Brancusi Gallery (Bucarest, 2014), ecc. Vive e lavora a Kranj.