Pallazzo Mora, Strada Nova, 3659 Venezia | 
11 maggio  ‒ 24 novembre 2019 | 

Inaugurazione: giovedì 9 e venerdì 10 maggio 2019, dalle 18.00 alle 22.00 a Palazzo Mora e a Palazzo Bembo. Dalle 17.00 alle 20.00 ai Giardini Marinaressa 

Alla Biennale di Venezia di quest’anno sarà presente anche l’artista sloveno Azad Karim, invitato a partecipare dal Centro Culturale Europeo (https://ecc-italy.eu/exhibitions/2019art) che durante la Biennale ha sede in due palazzi veneziani, Palazzo Mora e Palazzo Bembo. Il centro ospita una mostra di circa centosessanta artisti provenienti da tutto il mondo ed è organizzata dalla Fondazione senza scopo di lucro GAA (www.gaafoundation.org). La mostra (dall’11 maggio al 24 novembre 2019) è uno degli eventi collaterali della Biennale di Venezia.

Azad Karim presenta l’opera Fragments of Reality che è composta dall’installazione A Vessel of Insecurity, costituita da centinaia di statue in miniatura realizzate in argilla, e la proiezione video intitolata A Story of Destruction. L’artista collega le due opere in un’unica storia che dura diversi anni. La partecipazione di Karim è stata supportata dalle Gallerie Costiere Pirano e dalla curatrice delle gallerie Nives Marvin, che ha scritto il testo di presentazione.

 

 

Azad Karim è nato nel 1954 ad Arbil, Kurdistan, Iraq. Nel 1976 termina gli studi con il prof. Muhammad Muhradin all’Istituto di Belle Arti di Baghdad, lo stesso anno si trasferisce in Jugoslavia e prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Lubiana, dove nel 1980 si diploma in pittura con il prof. Kiar Mešek e nel 1983 si specializza in grafica con il prof. Fedele Apollonio. Nel 1994, per la prima volta dopo sedici anni, ritorna nella sua natia Arbil, dove ora torna regolarmente. Nel 1987 ha proseguito gli studi a Londra e nel 1996 a Parigi. I suoi mezzi espressivi sono la pittura, la grafica, la scultura e il design. Dal 1984 espone in modo indipendente, partecipando a numerose mostre collettive in patria e all’estero. Ha ricevuto quattordici premi. Nel 2003 ha collaborato con il Museo Nazionale di Cracovia per la mostra Outlook, unica presentazione completa dell’arte curda contemporanea di artisti dislocati in tutta Europa. Dal 1984 vive e lavora ad Ajdovščina.