Marko Brecelj: L’Alloggiamento dell’inconciliato |
Galleria Loggia Capodistria, 31.05.24─15.09.2024, Inaugurazione: venerdì, 31. 5. 2024, alle 19:00 |
A cura di: Vasja Cenčič, Bine Skrt, Arijana M. Brecelj, Coordinamento: Tatjana Sirk |
Gallerie costiere Pirano in collaborazione con L’associazione degli amici del progresso moderato e il Museo regionale di Capodistria.
Allestimento dell’ “Ordine d'ingegnosità" di Marko Brecelj nella Galleria Vžigalica, Lubiana, 2022 (foto: DPZN)
Capodistria, 28.10.2002 “Well go Home!"
Performace all'attracco della portaerei NATO George Washington nel porto di Capodistria
Foto: Zdravko Primožič /FPA
Variazione dell’allestimento temporaneo che promana dall’embrione dell’estrosità museale delle collezioni provenienti dal Museo Marko Brecelj in fieri. Diamo seguito alla sua ultima, monumentale performance: Posprava (Messa in ordine). Gli aggiustamenti in funzione dei singoli spazi mentali e fisici ridestano un frammento di coda che la sua fulgida cometa si è lasciata dietro.
A livello psicologico viviamo con frustrazione il secondo principio della termodinamica. Qui e in questa occasione la dissoluzione giunge a coronamento in una Galleria Loža debitamente cosparsa di unguenti. Ospitata nell’unico municipio dalla veste gotica conservatosi in tutta la Slovenia. Giace una patina sui prodotti da maneggiare con cura partoriti dalla mente di Brecelj. Le persone amate (oppure odiate), purtroppo gli animali, l’artista stesso, qui non sono rappresentati da mere reliquie, da quel che resta di atti di terrorismo soft, proteste pubbliche da lui ideate e messe in atto, documenti video, tracce audio, oggetti museali e muffe non museali. Il fulcro della mostra sta soprattutto nel riuscire a carpirne il particolare stato d’animo. Su un piano ancora più ideale, Marko Brecelj (1951-2022) lo si potrebbe interiorizzare come strumento mentale. Istruzioni per vivere.
Marko Brecelj, autentico stacanovista, visse come da queste parti visse e lavorò la gente dopo la seconda guerra, quando ancora si andava costruendo un sistema sociale umano – con gioia e slancio; scantonando proverbialmente comodità e conformismo; fedele a se stesso e al passato di una generazione che si distingueva per il fuoco del cambiamento anziché per l’accettazione del mondo così com’è.
L’altra delle chiavi di lettura di questo allestimento si cela nella dicotomia sloggiare/alloggiare. Tra l’alloggiare qui presente, che si schiude nella grazia di Sua Bržaneria, e lo sloggiare dell’Associazione degli amici del progresso moderato, suo impietoso precorritore. Sulla freccia del tempo unidirezionale lo spazio intermedio tra questi due poli è stato tutto entropia. I dettagli sono rifiniti dall’attività pre- e post-Covid dei pipistrelli, risultato del loro metabolismo, di un incessante gocciolio e della non così nobile muffa. Una parte del suo archivio diffuso è sopravvissuta anche alle inondazioni.
Vasja Cenčič