LABORATORIO URBANO |
Laboratori e mostre per studenti |
13.12.2024 – 17.1.2025, Galleria Medusa, Capodistria |
Curatore: doc. Boštjan Bugarič, PhD, Coordinamento: Tatjana Sirk


Il progetto nasce in collaborazione con gli studenti del 1° anno del Dipartimento di Arti Visive e Design della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università del Litorale (UP PEF VUO).
Studenti del 1° anno dell'UP PEF VUO: Eva Dimitrova, Ana Đorđević, Maša Furtula, Kaja Hauptman, Maja Hrženjak, Taja Jenuš, Manca Klužar, Nina Kramar, Lucija Krapež, Juliia Miroshnichenko, Marko Mladenović, Teodora Nikić, Eva Obreza, Tician Tenei Patafta, Aleksa Pavlović, Manca Pičulin, Lara Plevnik, Viesta Pryimark, Pavlina Ribaš, Luna Tjaša Rozman, Katarina Šavron, Paulo Šimonović, Lana Vojsk, Alana Uma Volčanšek ter Danaja Stević.
Le Gallerie Costiere di Pirano, in collaborazione con l'autore del progetto e mentore dott. Boštjan Bugarić, PhD e gli studenti del 1° anno dell'UP PEF VUO, hanno aderito al progetto Galleria Meduza – Laboratorio Urbano. A seguito della ristrutturazione della Galleria Meduza, il progetto di ricerca sul tema della responsabilità nella progettazione dello spazio comunitario, prevedeva in primavera lo svolgimento di alcune attività all'aperto nel centro della città di Capodistria, ha ricevuto in questa occasione un nuovo formato. Con la riapertura della rinnovata Galleria Meduza nel mese di dicembre 2024, il progetto funge da work in progress, aprendo le porte della galleria alle questioni dell'abitare in una città contemporanea. La base simbolica del laboratorio si basa sull'opera letteraria di Italo Calvino, intitolata Le città invisibili (1972), una gemma della letteratura italiana, che ha più volte ispirato creatori e ricercatori di tutto il mondo.
Tra immagini letterarie e immaginazioni urbane, il lavoro semestrale degli studenti si concluderà con una mostra ovvero in forma di un lavoro in divenire, che si basa sull'utopia della progettazione di contenuti contemporanei negli spazi pubblici di Capodistria. Il Laboratorio urbano è una riflessione sulla creazione della città, dove i modi di abitare vengono esplorati e pensati attraverso quattro insiemi interconnessi. Il primo approccio presenta le utopie urbane relative alle Città invisibili di Calvino, che si mostrano attraverso schizzi che analizzano gli spazi pubblici di Capodistria. Nel secondo, invece, la classica piantina diventa un pittogramma che viene utilizzato per creare »una città di tutte le città«, che parla delle esigenze degli studenti nel vivere a Capodistria; il che emerge anche dal film documentario di ricerca dello studentessa Danaja Stević, iscritta al terzo anno della Facoltà di Scienze Applicate e Arti dell'Università di Scienze Applicate e Arti. Nella misura in cui, secondo Calvino, nella città ideale di tutte le città si cerca di insegnare agli abitanti la perfezione, nella terza parte si mette in discussione il significato dell'idealizzazine del modo di essere, ponendo i volti degenerati degli abitanti del luogo perfetto, che Calvino colloca appunto nella storia di questa città perfetta. Nel quarto approccio, la poetica del »muro che ci separa« gioca costantemente con la domanda su cosa c'è dietro, aprendo così la porta a nuove speranze per vivere e sopravvivere nella città contemporanea.
Tutti i workshop progettari nell'ambiente della Galleria Meduza si svolgono sotto la guida del mentore e professore Boštjan Bugarić. Il progetto prevede una mostra conclusiva delle opere degli studenti realizzate presso i suddetti laboratori, che saranno esposte nella Galleria Koper dal 13.12.2024 al 17.01.2025.
Nel gennaio 2025, nell'ambito del programma di accompagnamento, verranno eseguite altre due sessioni di agopuntura urbana, con una performance di lettura e una conversazione sui luoghi invisibili. Le date delle letture e azioni saranno pubblicate con l'arrivo dell'anno nuovo!