42ª CONFERENZA INTERNAZIONALE: GIORNATE PIRANESI DELL’ARCHITETTURA | 
Auditorium di Portorose, 21–22 novembre 2025 | 

Mostra Piranesi 2025 – 
Monfort Portorose, 22 novembre – 30 dicembre 2025 | 

Patrona onoraria della 42ª PIDA è Anna Ramos, direttrice della Fondazione Mies van der Rohe | 

Organizzatore: DESSA Lubiana, 
Co-organizzatore: Gallerie Costiere di Pirano. 

La 42ª conferenza internazionale Giornate piranesi dell’architettura si terrà sabato 22 novembre 2025, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, presso l’Auditorium di Portorose.

La cerimonia di consegna dei Premi Piranesi 2025 avrà luogo alle 18.00, seguita alle 20.00 dall’inaugurazione della mostra Piranesi 2025 nella sala espositiva Monfort, che quest’anno ospiterà anche la mostra del laboratorio studentesco PIDA 2025 “Beyond Auditorium”.

Il programma inizierà giovedì 20 novembre.



L’ARCHITETTURA È NEUTRALE?

Come architetti, tendiamo a considerare il nostro campo di competenza come una disciplina autonoma, regolata da proprie leggi interne. In parte ciò è vero, poiché si tratta di una disciplina specifica, dotata di una propria storia, di metodi e di tecniche operative. Tuttavia, dall’altro lato, l’architettura influenza tutto ed è a sua volta influenzata da tutto.
Di conseguenza, non è in alcun modo neutrale, ma sempre situata in un contesto preciso – fisico, sociale e storico. Se l’architettura fosse neutrale, non avrebbe responsabilità sociali, ambientali o politiche; sarebbe apolitica, confinata nella torre d’avorio della sua autonomia. Ma, essendo invece radicata nel mondo e nel tempo, essa è chiamata ad agire con responsabilità, qui e ora.

L’architettura è una forma di ricerca che porta a scoprire e modificare la funzione assegnata all’esistente, piuttosto che a creare semplicemente nuove forme. Ciò comporta la necessità di una riflessione che tenga conto di una visione più ampia e che agisca di conseguenza.
In quanto architetti, dobbiamo essere attivi, elaborare concetti e prendere decisioni anche su livelli che vanno oltre l’autonomia della professione. Oggi, ciò riguarda soprattutto la riflessione sull’ingiustizia sociale e sulla crisi ambientale.

Il tardo capitalismo sta spingendo sempre più l’architettura – nella sua dimensione artistica, sociale, tecnica e scientifica – verso una condizione di crisi. L’architettura sta diventando sempre più una merce di mercato: un prodotto di lusso, un bene culturale congelato nel tempo, o uno strumento spietato al servizio del capitale e del profitto.

Ciò di cui abbiamo bisogno è una riflessione critica su cosa sia realmente l’architettura, sulle cause e le modalità del suo operare, nonché sui suoi effetti.

Miha Dešman

Maggiori informazioni al link: https://www.pida.si/news/piran-days-of-architecture-2025