Matejka Belle è nata nel 1967 a Postumia. In seguito ha integrato le conoscenze artistiche di base, acquisite all’accademia di Lubiana, con esperienze lavorative in giro per il mondo (India, Australia, Thailandia…). Gli anni Novanta del secolo scorso sono considerati l’inizio del suo percorso artistico, che è stato caratterizzato da numerose mostre personali e collettive. Con le sue esibizioni personali ha avuto l’opportunità di entrare in diverse gallerie slovene, comprese le sale espositive delle Gallerie costiere Pirano. Come partecipante a mostre collettive, ha esposto spesso al di fuori della Slovenia (Austria, Germania, Spagna, …), dove bisogna evidenziare la sua partecipazione a colonie artistiche nazionali e straniere e simposi di scultura (Slovenia, Kenya, Romania). Vive e lavora a Capriva sul Carso.

Matejka Belle rimane una delle poche artiste slovene che cerca un’interpretazione moderna della pietra, usando un linguaggio artistico facilmente riconoscibile. Ha creato gran parte della sua opera di piccole plastiche in materiale carsico grigio-nero. Ha concepito la lavorazione della pietra bianca d’Istria più “morbida” in un formato più grande, come una sfida in cui ha saputo però preservare elementi del proprio linguaggio espressivo. La scultura è composta da due parti, su una base a forma di libro aperto si annida una lastra di pietra rotonda di forma irregolare. La struttura biomorfa di origine organica è allo stesso tempo chiusa e aperta, solida e flessibile, così l’autrice ribadisce la propria fascinazione per i processi biologici della natura. L’ondeggiamento dell’anello di pietra grezza si gonfia nel nucleo in un piccolo polipo. La forma della scultura e la sua superficie liscia e levigata non nascondono la sua natura sensuale pregna di molteplici significati.