Jovan Kratohvil è nato nel 1924 a Belgrado. Qui si è laureato all’Accademia di Belle Arti e specializzato in scultura nel 1949. Tra il 1971 e il 1973 ha assunto la carica di Rettore dell’Università dell’arte di Belgrado. Durante la sua carriera di scultore ha creato molte sculture e statue monumentali, integrando i suoi lavori di scultura con grafica e arazzi. La sua attività espositiva, iniziata da studente nel 1946, comprende mostre personali e collettive, tra le quali spicca la partecipazione alla Biennale di Venezia (1966) e frequenti selezioni alle biennali di piccola scultura di Murska Sobota. Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha vissuto e lavorato a Belgrado, dove è morto nel 1998.
Il gruppo di esperti d’arte di Forma viva del 1962, il cui presidente era Alfred Schmeller, critico d’arte austriaco di Vienna, ha valutato che l’italiano Nino Cassani e lo jugoslavo Jovan Kratohvil si sono distinti come personalità di spicco al simposio di Portorose di quell’anno. La scultura orizzontale lavorata in modo grezzo dello scultore serbo, si trova fino dall’inizio in una parte del parco che ricorda un anfiteatro naturale. L’interpretazione materiale dell’autore – la statua somiglia a una chiave – parla della solidità del volume, della semplicità e della concentrazione espressiva. La forza della scultura di Kratohvil sta nello sforzo di preservare l’associatività, nella simbiosi di fattori organici e meccanici e in un rispetto quasi iconico del materiale utilizzato.